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giovedì 14 febbraio 2008

Costruire un pannello solare per riscaldare l'acqua con un vecchio termosifone.

Avendo a disposizione un vecchio termosifone in alluminio (max 8-10 elementi) potremmo adoperarlo per costruire un pannello per riscaldare l'acqua sanitaria.
La base potrà essere costruita con multistrato fenolico chiamato anche compensato marino della larghezza e lunghezza leggermente superiore al termosifone .
Costruire una specie di cassetta che superi di poco l'altezza del termosifone la parte superiore si dovrà uno chiudere con lastra di policarbonato trasparente detto anche lexan del tipo usato per le coperture di serre .
Per i collegamenti utilizzare gli attacchi esistenti del termosifone.
Ovviamente per rendere al massimo dovrà essere verniciato,il termosifone, con nero opaco per alte temperature.
Il pannello appena costruito andrà collegato con un serbatoio che accumula l'acqua calda e che andrà montato in posizione superiore rispetto al pannello costruito .
Il serbatoio dovrà avere 4 attacchi:
-2 andranno collegati al pannello costruito .
-1 andrà collegato all'entrata dell'acqua fredda con valvola "di non ritorno".
-L'altro è l'uscita dell'acqua calda.
Il serbatoio di acqua calda ovrà essere opportunamente coibentato con materiali che si possono reperire da rivendite di materiali termo-isolanti.
In commercio ci sono dei serbatoi zincati con vari attacchi che si possono utilizzare per il nostro produttore solare di acqua calda , la dimensione ottimale è da 80-100 litri ma possiamo arrivare anche a 300 litri.
Se vogliamo mettere il serbatoio in posizione più bassa rispetto al pannello solare dovremo mettere una pompa per la circolazione dell'acqua , si può usare una pompa di una vecchia caldaia con un'innesto termostatico (simile a quello dei termoconvettori) da reperire presso le rivendite di materiale idraulico

martedì 12 febbraio 2008

Preparazione massetto per pavimento

Per la posa del pavimento occorre che il massetto sia livellato alla perfezione in modo che di collante ne vada non oltre mezzo centimetro in altezza.
Il punto di partenza sarà una soglia o il pavimento di un'altra stanza, il massetto va tenuto più basso di mezzo centimetro + lo spessore delle piastrelle : quindi se le piastrelle sono di spessore 1 centimetro a questo andrà aggiunto il mezzo centimetro di tolleranza ,di conseguenza il massetto andrà fatto 1 centimetro e mezzo più basso del punto di partenza (la soglia o il pavimento esistenti).
L'impasto deve essere costituito da sabbia calcarea e cemento (meglio non usare sabbia di fiume che può contenere tracce di sale il quale a distanza di tempo sbriciola il massetto).
Un dosaggio ottimale è 2 carriole e mezza di sabbia calcarea e 1 sacchetto da 25 kg di cemento 32,5.
Sabbia e cemento andranno miscelati prima asciutti con la pala , ponendo il cemento sopra la sabbia e rivoltando di lato per mischiare .
Una volta miscelato in modo omegeneo andrà impastato aggiungendo acqua un po' alla volta , la consistenza dell'impasto dovrà consentire allo stesso di rimanere come si suol dire " in piedi" quindi non va fatto troppo liquido ma "farinoso".
Per livellare al meglio bisogna procurarsi delle tavole spessore 2,5 e lunghezza desiderata.
Vanno fatte delle fasce di larghezza almeno 10 cm. l'altezza del massetto (come già detto)va regolata con punti fissi esistenti.
Di seguito va riempito all'interno delle fasce utilizzando la tavola dritta per livellare.
Per non "mangiare" troppo le fasce si possono affondare longitudinalmente del tondino da 6 mm di diametro in modo da poggiare su di essi quando si tira la tavola per livellare.
Per spianare ulteriormente bisogna passarci un "fratazzo" in plastica leggermente con movimento circolare.
Una volta asciutto il massetto (in genere all'indomani)si spiana ulteriormente con autolivellante secondo le modalità ed i tempi previsti dal fabbricante.
L'applicazione del pavimento è successiva, il collante va steso con l'apposito attrezzo "americana dentata".

sabato 9 febbraio 2008

Lucidare ( verniciare) pezzo in legno grezzo

Per poter verniciare o lucidare un pezzo di legno mai verniciato prima(ovviamente parliamo di legno piallato) e per fare in modo che venga un lavoro decente dopo aver dato una prima mano di turapori alla nitro ( anche a pennello va bene) aspettare almeno 2-3 ore.
Successivamente passare carta vetrata grana 120 nel verso delle venature del legno ripassare un'altra mano di turapori e dopo aver atteso di nuovo il tempo di essiccazione di 2-3 ore e nuovamente carteggiato si può passare l'ultima mano di vernice finale lucida o opaca.
Ricordarsi che, se data a pennello ,la vernice va stesa secondo la fibra del legno.

domenica 3 febbraio 2008

Costruire pezzo in vetroresina

Col calco appena costruito possiamo con un procedimento di stratificazione di fibra di vetro e resina poliestere costruire un pezzo.
-Prendere il calco e porre all'interno fogli di cellophane come interposizione col pezzo da costruire , per renderlo aderente spalmare un po' di grasso nella parte a contatto col calco.
-Porre all'interno del calco un telo di fibra di vetro e aiutandosi con un pennello impregnarlo con la resina poliestere catalizzata.
-Stratificare con altra fibra di vetro e altra resina per almeno 4 strati.
Ricordarsi che se il pezzo è complicato o impossibile da costruire in una sola volta si possono anche costruire semigusci da unire successivamente .

Costruzione calco per vetroresina

L'impresa è abbastanza impegnativa ma se portata a termine correttamente darà grande soddisfazioni di riuscita.
Bisognerà costruire un calco o stampo per ricostruire il pezzo che ci interessa , il metodo più rapido è farlo sul pezzo che ci interessa.
-Spalmare un leggero velo di grasso sul pezzo dal quale fare un calco.
- Applicare cellophane in rotoli tipo domopak per isolare il pezzo e facilitare il distacco del calco.
-Procurarsi dei sacchi di iuta (scucire le cuciture laterali) e del gesso.
-Applicare la tela di iuta sul cellophane e posteriormente appoggiare e spalmare il gesso con mani (indossare guanti in lattice)lisciando il più possibile e rapidamente porre un'altro strato di tela successivamente stessa procedura per gli altri strati fino ad arrivare almeno a 3-4 strati.
-Lasciare asciugare per un giornata.
-Staccare il calco e rifinire i bordi con seghetto o flex (frullino).
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