Avendo a disposizione un vecchio termosifone in alluminio (max 8-10 elementi) potremmo adoperarlo per costruire un pannello per riscaldare l'acqua sanitaria.
La base potrà essere costruita con multistrato fenolico chiamato anche compensato marino della larghezza e lunghezza leggermente superiore al termosifone .
Costruire una specie di cassetta che superi di poco l'altezza del termosifone la parte superiore si dovrà uno chiudere con lastra di policarbonato trasparente detto anche lexan del tipo usato per le coperture di serre .
Per i collegamenti utilizzare gli attacchi esistenti del termosifone.
Ovviamente per rendere al massimo dovrà essere verniciato,il termosifone, con nero opaco per alte temperature.
Il pannello appena costruito andrà collegato con un serbatoio che accumula l'acqua calda e che andrà montato in posizione superiore rispetto al pannello costruito .
Il serbatoio dovrà avere 4 attacchi:
-2 andranno collegati al pannello costruito .
-1 andrà collegato all'entrata dell'acqua fredda con valvola "di non ritorno".
-L'altro è l'uscita dell'acqua calda.
Il serbatoio di acqua calda ovrà essere opportunamente coibentato con materiali che si possono reperire da rivendite di materiali termo-isolanti.
In commercio ci sono dei serbatoi zincati con vari attacchi che si possono utilizzare per il nostro produttore solare di acqua calda , la dimensione ottimale è da 80-100 litri ma possiamo arrivare anche a 300 litri.
Se vogliamo mettere il serbatoio in posizione più bassa rispetto al pannello solare dovremo mettere una pompa per la circolazione dell'acqua , si può usare una pompa di una vecchia caldaia con un'innesto termostatico (simile a quello dei termoconvettori) da reperire presso le rivendite di materiale idraulico
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giovedì 14 febbraio 2008
martedì 12 febbraio 2008
Preparazione massetto per pavimento
Per la posa del pavimento occorre che il massetto sia livellato alla perfezione in modo che di collante ne vada non oltre mezzo centimetro in altezza.
Il punto di partenza sarà una soglia o il pavimento di un'altra stanza, il massetto va tenuto più basso di mezzo centimetro + lo spessore delle piastrelle : quindi se le piastrelle sono di spessore 1 centimetro a questo andrà aggiunto il mezzo centimetro di tolleranza ,di conseguenza il massetto andrà fatto 1 centimetro e mezzo più basso del punto di partenza (la soglia o il pavimento esistenti).
L'impasto deve essere costituito da sabbia calcarea e cemento (meglio non usare sabbia di fiume che può contenere tracce di sale il quale a distanza di tempo sbriciola il massetto).
Un dosaggio ottimale è 2 carriole e mezza di sabbia calcarea e 1 sacchetto da 25 kg di cemento 32,5.
Sabbia e cemento andranno miscelati prima asciutti con la pala , ponendo il cemento sopra la sabbia e rivoltando di lato per mischiare .
Una volta miscelato in modo omegeneo andrà impastato aggiungendo acqua un po' alla volta , la consistenza dell'impasto dovrà consentire allo stesso di rimanere come si suol dire " in piedi" quindi non va fatto troppo liquido ma "farinoso".
Per livellare al meglio bisogna procurarsi delle tavole spessore 2,5 e lunghezza desiderata.
Vanno fatte delle fasce di larghezza almeno 10 cm. l'altezza del massetto (come già detto)va regolata con punti fissi esistenti.
Di seguito va riempito all'interno delle fasce utilizzando la tavola dritta per livellare.
Per non "mangiare" troppo le fasce si possono affondare longitudinalmente del tondino da 6 mm di diametro in modo da poggiare su di essi quando si tira la tavola per livellare.
Per spianare ulteriormente bisogna passarci un "fratazzo" in plastica leggermente con movimento circolare.
Una volta asciutto il massetto (in genere all'indomani)si spiana ulteriormente con autolivellante secondo le modalità ed i tempi previsti dal fabbricante.
L'applicazione del pavimento è successiva, il collante va steso con l'apposito attrezzo "americana dentata".
Il punto di partenza sarà una soglia o il pavimento di un'altra stanza, il massetto va tenuto più basso di mezzo centimetro + lo spessore delle piastrelle : quindi se le piastrelle sono di spessore 1 centimetro a questo andrà aggiunto il mezzo centimetro di tolleranza ,di conseguenza il massetto andrà fatto 1 centimetro e mezzo più basso del punto di partenza (la soglia o il pavimento esistenti).
L'impasto deve essere costituito da sabbia calcarea e cemento (meglio non usare sabbia di fiume che può contenere tracce di sale il quale a distanza di tempo sbriciola il massetto).
Un dosaggio ottimale è 2 carriole e mezza di sabbia calcarea e 1 sacchetto da 25 kg di cemento 32,5.
Sabbia e cemento andranno miscelati prima asciutti con la pala , ponendo il cemento sopra la sabbia e rivoltando di lato per mischiare .
Una volta miscelato in modo omegeneo andrà impastato aggiungendo acqua un po' alla volta , la consistenza dell'impasto dovrà consentire allo stesso di rimanere come si suol dire " in piedi" quindi non va fatto troppo liquido ma "farinoso".
Per livellare al meglio bisogna procurarsi delle tavole spessore 2,5 e lunghezza desiderata.
Vanno fatte delle fasce di larghezza almeno 10 cm. l'altezza del massetto (come già detto)va regolata con punti fissi esistenti.
Di seguito va riempito all'interno delle fasce utilizzando la tavola dritta per livellare.
Per non "mangiare" troppo le fasce si possono affondare longitudinalmente del tondino da 6 mm di diametro in modo da poggiare su di essi quando si tira la tavola per livellare.
Per spianare ulteriormente bisogna passarci un "fratazzo" in plastica leggermente con movimento circolare.
Una volta asciutto il massetto (in genere all'indomani)si spiana ulteriormente con autolivellante secondo le modalità ed i tempi previsti dal fabbricante.
L'applicazione del pavimento è successiva, il collante va steso con l'apposito attrezzo "americana dentata".
sabato 9 febbraio 2008
Lucidare ( verniciare) pezzo in legno grezzo
Per poter verniciare o lucidare un pezzo di legno mai verniciato prima(ovviamente parliamo di legno piallato) e per fare in modo che venga un lavoro decente dopo aver dato una prima mano di turapori alla nitro ( anche a pennello va bene) aspettare almeno 2-3 ore.
Successivamente passare carta vetrata grana 120 nel verso delle venature del legno ripassare un'altra mano di turapori e dopo aver atteso di nuovo il tempo di essiccazione di 2-3 ore e nuovamente carteggiato si può passare l'ultima mano di vernice finale lucida o opaca.
Ricordarsi che, se data a pennello ,la vernice va stesa secondo la fibra del legno.
Successivamente passare carta vetrata grana 120 nel verso delle venature del legno ripassare un'altra mano di turapori e dopo aver atteso di nuovo il tempo di essiccazione di 2-3 ore e nuovamente carteggiato si può passare l'ultima mano di vernice finale lucida o opaca.
Ricordarsi che, se data a pennello ,la vernice va stesa secondo la fibra del legno.
domenica 3 febbraio 2008
Costruire pezzo in vetroresina
Col calco appena costruito possiamo con un procedimento di stratificazione di fibra di vetro e resina poliestere costruire un pezzo.
-Prendere il calco e porre all'interno fogli di cellophane come interposizione col pezzo da costruire , per renderlo aderente spalmare un po' di grasso nella parte a contatto col calco.
-Porre all'interno del calco un telo di fibra di vetro e aiutandosi con un pennello impregnarlo con la resina poliestere catalizzata.
-Stratificare con altra fibra di vetro e altra resina per almeno 4 strati.
Ricordarsi che se il pezzo è complicato o impossibile da costruire in una sola volta si possono anche costruire semigusci da unire successivamente .
-Prendere il calco e porre all'interno fogli di cellophane come interposizione col pezzo da costruire , per renderlo aderente spalmare un po' di grasso nella parte a contatto col calco.
-Porre all'interno del calco un telo di fibra di vetro e aiutandosi con un pennello impregnarlo con la resina poliestere catalizzata.
-Stratificare con altra fibra di vetro e altra resina per almeno 4 strati.
Ricordarsi che se il pezzo è complicato o impossibile da costruire in una sola volta si possono anche costruire semigusci da unire successivamente .
Costruzione calco per vetroresina
L'impresa è abbastanza impegnativa ma se portata a termine correttamente darà grande soddisfazioni di riuscita.
Bisognerà costruire un calco o stampo per ricostruire il pezzo che ci interessa , il metodo più rapido è farlo sul pezzo che ci interessa.
-Spalmare un leggero velo di grasso sul pezzo dal quale fare un calco.
- Applicare cellophane in rotoli tipo domopak per isolare il pezzo e facilitare il distacco del calco.
-Procurarsi dei sacchi di iuta (scucire le cuciture laterali) e del gesso.
-Applicare la tela di iuta sul cellophane e posteriormente appoggiare e spalmare il gesso con mani (indossare guanti in lattice)lisciando il più possibile e rapidamente porre un'altro strato di tela successivamente stessa procedura per gli altri strati fino ad arrivare almeno a 3-4 strati.
-Lasciare asciugare per un giornata.
-Staccare il calco e rifinire i bordi con seghetto o flex (frullino).
Bisognerà costruire un calco o stampo per ricostruire il pezzo che ci interessa , il metodo più rapido è farlo sul pezzo che ci interessa.
-Spalmare un leggero velo di grasso sul pezzo dal quale fare un calco.
- Applicare cellophane in rotoli tipo domopak per isolare il pezzo e facilitare il distacco del calco.
-Procurarsi dei sacchi di iuta (scucire le cuciture laterali) e del gesso.
-Applicare la tela di iuta sul cellophane e posteriormente appoggiare e spalmare il gesso con mani (indossare guanti in lattice)lisciando il più possibile e rapidamente porre un'altro strato di tela successivamente stessa procedura per gli altri strati fino ad arrivare almeno a 3-4 strati.
-Lasciare asciugare per un giornata.
-Staccare il calco e rifinire i bordi con seghetto o flex (frullino).
lunedì 28 gennaio 2008
Rasare ,pitturare (o tinteggiare) casa , perfettamente o quasi
Se volete tinteggiare casa non vi fate prendere dalla tentazione di prendere immediatamente il pennello o il rullo ed iniziare direttamente a tinteggiate ve ne potreste pentire amaramente dovendo poi raschiare tutto il lavoro svolto....
Per prima cosa assicurarsi che il fondo sia buono dando una prima mano di isolante acrilico di buona qualità(Il dosaggio dell'isolante è di 1 litro in 5-6 litri di acqua) , se non si evidenziano bolle si può lasciare asciugare per almeno mezza giornata.
Controllare che il muro sia sufficientemente liscio altrimenti impastare un po' di stucco per muri (meglio quello in polvere che asciuga prima e non ritira)fino alla consistenza dell'impasto del pane (quindi non troppo lento all'uopo aggiungere acqua pian piano con un bicchiere)iniziare con piccole quantità per prendere confidenza con questo prodotto.
Per l'applicazione si consiglia l'attrezzo : "americana" da pittore meglio se con gli spigoli smussati per non lasciare solchi sui muri rasati.
Per prendere confidenza con l'attrezzo si consiglia sempre di porre piccole quantità sull'americana , bisogna inoltre sapere che di stucco ne va il meno possibile : solo quello che basta per appianare piccoli dislivelli.
Una volta rasato ed asciugato (in genere dopo almeno 3/4 ore in estate e perlomeno il doppio in inverno)si ripassano le parti stuccate con carta vetrata grana 80 con l'aiuto di una piccola tavola su cui mettere la carta vetrata per lavorare meglio e spianare con più precisione.
Le parti rasate e carteggiate vanno ripassate con isolate di cui sopra.
A questo punto si possono dare 2 o più mani di vernice per muri.
Altra nota dolente è la diluizione con acqua spesso le vernici vengono annacquate troppo ed il risultato del lavoro è scadente.
Per avere la migliore diluizione possibile mettere 1/4 del volume della pittura assoluta di acqua.
Per diluire bisogna versare la miscela di acqua e pittura da un secchio ad un'altro (evitare di usare un bastone che non miscela nel modo opportuno)consecutivamente finchè il prodotto è diluito in maniera uniforme.
Per prima cosa assicurarsi che il fondo sia buono dando una prima mano di isolante acrilico di buona qualità(Il dosaggio dell'isolante è di 1 litro in 5-6 litri di acqua) , se non si evidenziano bolle si può lasciare asciugare per almeno mezza giornata.
Controllare che il muro sia sufficientemente liscio altrimenti impastare un po' di stucco per muri (meglio quello in polvere che asciuga prima e non ritira)fino alla consistenza dell'impasto del pane (quindi non troppo lento all'uopo aggiungere acqua pian piano con un bicchiere)iniziare con piccole quantità per prendere confidenza con questo prodotto.
Per l'applicazione si consiglia l'attrezzo : "americana" da pittore meglio se con gli spigoli smussati per non lasciare solchi sui muri rasati.
Per prendere confidenza con l'attrezzo si consiglia sempre di porre piccole quantità sull'americana , bisogna inoltre sapere che di stucco ne va il meno possibile : solo quello che basta per appianare piccoli dislivelli.
Una volta rasato ed asciugato (in genere dopo almeno 3/4 ore in estate e perlomeno il doppio in inverno)si ripassano le parti stuccate con carta vetrata grana 80 con l'aiuto di una piccola tavola su cui mettere la carta vetrata per lavorare meglio e spianare con più precisione.
Le parti rasate e carteggiate vanno ripassate con isolate di cui sopra.
A questo punto si possono dare 2 o più mani di vernice per muri.
Altra nota dolente è la diluizione con acqua spesso le vernici vengono annacquate troppo ed il risultato del lavoro è scadente.
Per avere la migliore diluizione possibile mettere 1/4 del volume della pittura assoluta di acqua.
Per diluire bisogna versare la miscela di acqua e pittura da un secchio ad un'altro (evitare di usare un bastone che non miscela nel modo opportuno)consecutivamente finchè il prodotto è diluito in maniera uniforme.
venerdì 25 gennaio 2008
Riparare carenatura scooter o moto
Nel caso che si producano crepe nelle carenature di scooter o moto per poterle riparare si può procedere nel modo seguente:
- Smontare il pezzo e poggiarlo su un tavolo tramite interposizione di un panno morbido per non rovinare la vernice.
- Carteggiare per bene la parte interessata dal lato posteriore (la parte non verniciata all'interno)con carta vetrata grana 120.
-Procurarsi del collante bicomponente acrilico (è importante che sia acrilico e non epossidico)
-Procurarsi del tessuto di fibra di vetro da incollare sulla parte interessata tramite il collante di cui sopra.
-Dopo aver ancorato il tessuto di fibra di vetro di debbono applicare almeno altri 2 strati al di sopra del primo col medesimo sistema.
Se la crepa è netta non servirà verniciare il pezzo altrimenti se è stata graffiata dalla caduta occorrerà stuccarla con stucco per carene dare un primo strato di fondo e poi la vernice finale.
- Smontare il pezzo e poggiarlo su un tavolo tramite interposizione di un panno morbido per non rovinare la vernice.
- Carteggiare per bene la parte interessata dal lato posteriore (la parte non verniciata all'interno)con carta vetrata grana 120.
-Procurarsi del collante bicomponente acrilico (è importante che sia acrilico e non epossidico)
-Procurarsi del tessuto di fibra di vetro da incollare sulla parte interessata tramite il collante di cui sopra.
-Dopo aver ancorato il tessuto di fibra di vetro di debbono applicare almeno altri 2 strati al di sopra del primo col medesimo sistema.
Se la crepa è netta non servirà verniciare il pezzo altrimenti se è stata graffiata dalla caduta occorrerà stuccarla con stucco per carene dare un primo strato di fondo e poi la vernice finale.
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